Bonus rifiuti e quota UR3a: le nuove sfide per i Comuni da affrontare entro il 2025

credito pubblico

A partire dal 1° gennaio 2025, entra ufficialmente in vigore la quota UR3a, una nuova componente perequativa introdotta nella bolletta TARI/Taric. Contestualmente, i Comuni dovranno attivare il bonus sociale rifiuti, destinato alle famiglie con difficoltà economiche. Entrambi gli interventi, stabiliti dal DPCM 21 gennaio 2025 e regolati dalla delibera ARERA n. 133/2025, mirano a rendere più equo il sistema tariffario dei rifiuti urbani.

Cos’è la quota UR3a

La UR3a è un contributo fisso di 6 euro per utenza, applicabile sia alle utenze domestiche che non domestiche. Il suo scopo è alimentare il fondo nazionale perequativo gestito dalla CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali), da cui verranno finanziati i bonus TARI per le fasce sociali svantaggiate.

Come devono comportarsi i Comuni

L’introduzione della quota UR3a implica una serie di adempimenti obbligatori:

  • Inserimento in bolletta: i Comuni devono decidere se includere la quota in una delle rate TARI 2025 o, in alternativa, recuperarla nella prima bollettazione utile del 2026.
  • Gestione contabile: deve essere trattata come una partita di giro, con registrazioni conformi alle codifiche MEF-SIOPE.
  • Dichiarazione alla CSEA: da trasmettere entro il 31 gennaio 2026.
  • Versamento delle somme riscosse: entro il 15 marzo 2026.

Il bonus rifiuti: chi ne beneficia e cosa fare

Il bonus sociale rifiuti prevede una riduzione del 25% sulla tariffa per le utenze domestiche con ISEE inferiore a 9.530 euro, analogamente a quanto già avviene per le bollette di luce, gas e acqua. Tuttavia, le modalità operative per la gestione del bonus — in particolare l’identificazione automatica dei beneficiari e l’interscambio dati tra INPS, SGAte e Comuni — non sono ancora state rese disponibili.

I Comuni, in attesa delle istruzioni definitive da ARERA e Ministero, devono:

  • Adeguare i regolamenti TARI per includere la quota UR3a e predisporre l’erogazione del bonus.
  • Informare i cittadini dell’esistenza della misura.
  • Monitorare gli aggiornamenti normativi sul bonus.
  • Garantire trasparenza e correttezza nella bollettazione e nella rendicontazione verso la CSEA.

Un passaggio cruciale per il sistema della fiscalità ambientale

L’anno 2025 si profila come una svolta normativa importante per gli enti locali: la quota UR3a rappresenta un contributo obbligatorio, mentre il bonus rifiuti, una volta a regime, potrà migliorare l’accessibilità al servizio per le famiglie più fragili. Il successo dell’operazione dipenderà dalla capacità dei Comuni di adottare strumenti operativi efficienti e di comunicare con chiarezza le novità introdotte ai cittadini.

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