NPL e crediti incagliati: guida alle differenze tra le principali forme di credito deteriorato

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Nel mondo bancario e finanziario, il termine crediti deteriorati indica prestiti che presentano difficoltà di rimborso. Tra le principali categorie troviamo i Non-Performing Loans (NPL) e i crediti incagliati, noti anche come UTP (Unlikely to Pay). Sebbene entrambi rappresentino situazioni problematiche per il creditore, le differenze tra i due sono sostanziali e influenzano le strategie di gestione del rischio.

Cosa sono gli NPL?

Gli NPL, acronimo di Non-Performing Loans, sono crediti per i quali il debitore ha interrotto i pagamenti da oltre 90 giorni o si trova in stato di insolvenza conclamata. Questi prestiti sono considerati ad alto rischio e spesso vengono svalutati nei bilanci bancari o ceduti a società specializzate nel recupero crediti.

Caratteristiche principali:

  • Pagamenti sospesi da oltre 90 giorni
  • Debitore insolvente o in grave crisi
  • Bassa probabilità di recupero
  • Spesso oggetto di cessione o azioni legali

Cosa sono i crediti incagliati (UTP)?

I crediti incagliati, o UTP (Unlikely to Pay), sono prestiti per cui la banca ritiene improbabile il rimborso completo senza interventi esterni, come l’escussione di garanzie o la ristrutturazione del debito. Il debitore non è ancora insolvente, ma mostra segnali di difficoltà economica.

Caratteristiche principali:

  • Pagamenti ancora in corso, ma a rischio
  • Debitore in difficoltà temporanea
  • Possibilità di recupero con interventi mirati
  • Zona grigia tra credito sano e deteriorato