Tari (tassa sui rifiuti): cos’è, chi la deve pagare

credito pubblico

La tassa sui rifiuti (TARI) è il tributo destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. E’ stata introdotta dal 2014. Ha sostituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) in vigore per il solo anno 2013. E’ dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali e/o aree scoperte che producano rifiuti.

Il comune può comunque introdurre, con proprio regolamento altri indici che attestino la presunzione di imponibilità purché derivanti dall’uso dell’immobile. Sono assoggettati alla Tari anche le pertinenze dei locali adibiti a civile abitazione le quali vengono ricomprese nell'”utenza domestica” rilevante ai fini dell’applicazione del tributo.

Come si calcola

La tassazione delle pertinenze nelle utenze domestiche consiste nel sommare la relativa superficie a quella dell’alloggio in maniera che confluisca nel calcolo della quota fissa della tariffa dovuta per ciascuna utenza domestica. Alla quota fissa calcolata va aggiunta la quota variabile che è costituita da un valore fisso rapportato al numero degli occupanti ma non ai metri quadrati dell’utenza.

Esclusioni

Sono escluse dall’imposizione Tari le aree scoperte di pertinenza o accessorie ai locali tassabili, non operative e le aree comuni condominiali che non siano detenute o possedute in via esclusiva (di cui all’articolo 1117 del Codice Civile – Art. 1 Comma 641 Legge 147 del 2013).

Quando si paga

Le scadenze di pagamento della TARI sono determinate per comune di anno in anno prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale. In ogni caso almeno una rata deve essere fissata in data successiva al 30 novembre di ciascun anno ed eventualmente anche nell’anno successivo.

Modalità di pagamento

Le modalità di pagamento possono avvenire attraverso:

  • Modello F24
  • Bollettino di pagamento PagoPa